Ieri mattina, ad Abbasanta, si sono riuniti i sindaci della Sardegna, convocati in adunanza generale dal Coordinamento delle Associazioni degli enti locali della Sardegna.

La partecipazione è stata massiccia, oltre 250 amministratori comunali.

Il Presidente Scano ha aperto i lavori presentando un Ordine del Giorno  contro l’ipotesi che venga individuata la Regione Sardegna quale area idonea al deposito delle scorie nucleari; il documento è stato votato all’unanimità dall’Assemblea.

Molti gli argomenti discussi.

Sulla vertenza entrate, Anci Sardegna ha rilanciato la battaglia con lo Stato in maniera decisa, così Scano: “la vertenza va riaperta perché gli attuali risultati raggiunti non soddisfano i Comuni, i ricorsi sul contenzioso non vanno ritirati”.

Ancora si è dibattuto sull’Imu agricola: sono 200 i Comuni sardi che hanno fatto ricorso al TAR Lazio impugnando il Decreto interministeriale del 28.11.2014, avente ad oggetto modifiche all’esenzione dall’IMU, prevista per i terreni agricoli.

Il 21 gennaio si attende la sentenza della Camera di Consiglio, tutto lascia supporre che la presunta sentenza in favore dei Comuni verrà impugnata dal Governo in sede di Consiglio di Stato.

Ampio spazio è stato dato alle proposte di modifica da apportare alla legge Finanziaria regionale 2015; al pagamento delle opere delegate (accordo dell’8 agosto 2014), al definanziamento opere pubbliche (L.R. 19/2014 art. 2) – con questa azione sono stati cagionati danni ai bilanci comunali, non si esclude che i Comuni danneggiati decidano di ricorrere al TAR, i Comuni interessarti sono circa 70 -, rapporti degli Enti locali con la Regione, nuova legge di disciplina degli Enti Locali.