Ordine del giorno del Comitato Esecutivo ANCI Sardegna sul taglio del Fondo Unico Regionale destinato ai Comuni sardi.

Il Comitato Esecutivo di ANCI Sardegna ha esaminato in data 22 aprile 2014,  la difficile situazione venutasi a creare con il taglio del Fondo Unico destinato ai Comuni sardi in conseguenza della finanziaria regionale 2014 (per un ammontare di ben 55 milioni considerato che, al suo interno, sono stati inseriti i fondi di cui alle addizionali sull’energia elettrica per 49 milioni e quasi 6 milioni destinati al personale delle ex Comunità Montane). 

ANCI VALUTATO che tale situazione sta creando numerose difficoltà anche perché, i Comuni, già alle prese con i pesanti tagli imposti dalla c.d. spending review e dalla cancellazione dei trasferimenti ex IMU sulla prima casa, non potranno fare altro che  tagliare i servizi e  creare  ulteriori difficoltà alle proprie comunità e  ai cittadini;

CONSIDERATO ancora che i Comuni sopra i 1000 abitanti devono sottostare agli assurdi vincoli imposti dal Patto di stabilità che stanno bloccando gli investimenti su tutto il territorio regionale con le pesanti conseguenze sia sulla crisi in atto, che sull’incremento del numeri dei disoccupati;

ACCERTATO, al proposito, che la recente sentenza della Corte che ha bloccato  l’avvio dei Cantieri Comunali comporterà ulteriori tensioni e problemi di natura sociale;

RILEVATO ancora che senza un autorevole intervento del Consiglio e della Giunta Regionale i Comuni sardi subiranno, oltre al taglio dei trasferimenti, un duro colpo nella gestione dei servizi e, quindi, un ulteriore danno alla spesa sociale e agli investimenti;

ha FORMULATO  il presente o.d.g.

AUSPICANDO

L’intervento del Consiglio e della Giunta Regionale per rimediare ai tagli imposti da un meccanismo sbagliato di valutazione delle spettanze ai Comuni sardi e quindi l’integrazione immediata delle somme decurtate per garantire gli equilibri di bilancio e scongiurare tagli alla spesa sociale;

CHIEDE l’immediato intervento e impegno della Giunta e dei Consiglieri regionali al fine di rimediare alla difficile situazione venutasi a creare, in modo da  ripristinare le modalità di riparto previste originariamente  dalla legge istitutiva dal Fondo Unico e l’ammontare 2013 del Fondo, pari a 580 milioni a cui si sommavano i fondi di cui alle addizionali sull’energia elettrica e sui trasferimenti sui lavoratori delle ex Comunità Montane, pari a 55 milioni di euro;

AUSPICA  che  il problema venga affrontato e risolto rapidamente al fine di evitare la paralisi dei Comuni, il taglio dei servizi e, soprattutto, l’accrescere di problematiche di natura sociale.

Anci Sardegna

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