Stamane, alle ore 11.30 presso la sede di ANCI Sardegna, il Coordinamento degli Enti locali della Sardegna ed il CAL Sardegna, terranno una Conferenza Stampa per esprimere il malessere del mondo agricolo, dovuto alla revisione dell’IMU sui terreni agricoli.

Un Decreto Governativo, in via di completamento, rivede la tassa IMU sui terreni agricoli dalla quale, prima, erano escluse le zone montane e collinari.

Il decreto del Mef individua tre fasce altimetriche, calcolate sulla base dei dati Istat: i terreni dei Comuni con altitudine sopra 600 metri sul livello del mare saranno esenti; i terreni dei comuni con altitudine compresa tra 281 e 600 metri saranno esenti solo se di proprietà di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali; i terreni dei comuni con altitudine fino a 280 metri saranno tutti oggetto di imposta.

Sottolineiamo due punti:

1) una larga fascia di cittadini finora esenti, viene assoggettata aduna tassa con un provvedimento adottato ai primi di dicembre e da pagare entro il 16 dicembre;

2) per quanto riguarda i Comuni interessati, è stato pubblicato, nelle scorse ore, il taglio che subiranno nei bilanci. In virtù di questo taglio i Comuni devono procedere a tagliare delle spese previste o all’applicazione dell’IMU. Questo dovrebbe accadere, secondo il decreto, a dicembre, a fine anno, quando i Comuni, come prevede la legge, hanno già deliberato l’assestamento di bilancio in ossequio alla norma che fissa per ogni Comune al 30 novembre la scadenza dei termini per l’assestamento.

A fine 2014 il Governo introduce una tassa da pagare nel 2014.

Solo 1.578 Comuni fruiranno dell’esenzione totale IMU rispetto ai 3.524 attuali; ben 2.568 avranno invece un’esenzione parziale, che si limita ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali. I restanti contribuenti, 3.912 Comuni, dovranno pagare entro il 16 dicembre tutta l’imposta sui terreni relativa al 2014.

articolo ANCI

Legge 23 giugno 2014 n 89