IMU agricola sui terreni montani: saldo e rinvio al 2015: “Con il rinvio dei pagamenti, il Governo ascolta i Comuni. Una scelta di buon senso”

L’IMU agricola sui terreni montani, su cui è stata abolita retroattivamente l’esenzione integrale, è rimandata a giugno 2015. I proprietari non dovranno più pagarla in un’unica soluzione entro il 16 dicembre.

Il provvedimento ufficiale non è ancora arrivato ma è stato annunciato dal Governo, in considerazione dei tempi eccessivamente stretti e della complicazione interpretativa della nuova formulazione dell’esenzione.

La proroga è stata annunciata dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, secondo cui il rinvio arriverà con un decreto ad hoc oppure con un emendamento alla Legge di Stabilità.

La norma che si rinvia introduce nuove regole retroattive per l’esenzione IMU sui terreni agricoli montani, limitandola ai Comuni sopra i 601 metri di altitudine o sopra i 281 metri se posseduti da agricoltori diretti o imprenditori agricoli professionali. Tutti gli altri, che non hanno pagato l’acconto di giugno perché in base alla vecchia legge erano esenti, ora sono chiamati alla cassa.

Bisognerà attendere il provvedimento per capire se nel giugno prossimo bisognerà pagare anche l’IMU 2014, e quali saranno le aliquote da applicare.

Così ANCI Nazionale: “La decisione del Governo di prorogare il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli montani, che accoglie una precisa richiesta avanzata dall’Anci, è una scelta di grande buon senso, che evita gravi ed immediate ripercussioni sui bilanci comunali e sui cittadini contribuenti.
Da tempo l’Associazione dei Comuni aveva segnalato i pesanti rischi derivanti dall’eventuale applicazione – a pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre e con grave ritardo nell’adozione del decreto ministeriale – delle disposizioni del Dl 66 sulle esenzioni dei terreni agricoli montani: su tutto, la riduzione del Fondo di solidarietà per 350 milioni di euro, in un momento in cui la stragrande maggioranza dei bilanci consuntivi è stata già approvata, e nell’oggettiva impossibilità per i Comuni di compensare le minori risorse attraverso la riscossione dell’IMU entro la data del 16 dicembre, avendo a disposizione pochissime ore per la comunicazione ai cittadini delle variazioni sui pagamenti IMU per i terreni agricoli montani. Auspichiamo ora che, insieme al rinvio delle scadenze, il Governo provveda anche, come annunciato dal sottosegretario Baretta, ad una revisione complessiva dei criteri di applicazione delle esenzioni, a partire dalle stime di gettito e dalle modalità di identificazione dei Comuni montani coinvolti”.

 

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