Coordinamento delle Associazioni degli Enti Locali: formalizzata l’interruzione rapporti Associazioni degli Enti Locali con la Regione

L’interruzione dei rapporti istituzionali tra le Associazioni degli Enti Locali e la Regione è stata formalizzata stamattina con l’invio di due lettere ai Presidenti della Giunta e del Consiglio Regionale con le quali si informa che le Associazioni non parteciperanno ‘’fino a diversa decisione’’ alle prossime riunioni della Conferenza Regione-Enti Locali e alle audizioni nelle Commissioni consiliari in Consiglio Regionale.

‘Le Associazioni degli Enti Locali – si legge nella lettera a firma dei Presidenti delle Associazioni – in considerazione dell’assenza di risposte alle richieste avanzate da qualche tempo dai Comuni aventi a oggetto i necessari interventi di “sollievo” alle regole del Patto di stabilità interno, nonchè il ripristino delle spettanze del Fondo Unico, hanno deciso l’interruzione delle relazioni istituzionali con la Giunta e il Consiglio Regionale. Non si può continuare ad avere questa incertezza sui numeri e sulle modalità perché questo uccide i Comuni. Chiediamo di fare un punto che ci consenta di svolgere una programmazione sui territori che sono in difficoltà”.

I Comuni, hanno spiegato le Associazioni , “non riescono ad approvare i bilanci preventivi 2014 a causa del taglio del Fondo Unico, dei vincoli del patto che si accompagnano ai tagli dei trasferimenti erariali ed all’aumento dei tributi locali. Si pensi, ad esempio, al caso dei Comuni colpiti dall’alluvione che a tutt’oggi non hanno visto riconosciute le sacrosante istanze sia per quanto riguarda l’assenza dei finanziamenti promessi, sia per l’obbligo di sottostare al Patto di stabilità”. Interrompere i rapporti tra Comuni e Regione significherà, “non partecipare alle conferenze e alle audizioni e, se occorre, s’inizieranno a verificare i punti su cui aggredire la strategia di ‘diminutio’ del ruolo delle Amministrazioni comunali. Siamo arrivati ad un punto limite – hanno concluso i  rappresentanti  – la nostra è una posizione razionale e non una rivolta. Molti sindaci in vari territori stanno soffrendo attacchi e atti intimidatori e non possiamo permetterci tutto questo”.

Le motivazioni, inoltre, sono specificate nel documento congiunto siglato ieri mattina dal CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) e dal Coordinamento delle Associazioni degli Enti Locali (ANCI, ASEL, AICCRE, Lega delle Autonomie e UPS), che fa seguito all’audizione in Consiglio Regionale dei rappresentanti delle Autonomie locali.

Come già annunciato, le Associazioni e i sindaci sardi saranno, invece, al fianco della Regione in tutte le sedi istituzionali di confronto con il Governo nazionale per ribadire il sacrosanto riconoscimento dei diritti dei sardi.

Sarà convocata, a breve, l’Assemblea straordinaria dei Sindaci per la valutazione di ulteriori forme di mobilitazione.

 

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