TASI – Rinvio a settembre per i 7mila Comuni che non hanno ancora deliberato sulle aliquote

Il governo ha sciolto il rebus sulla tassazione immobiliare. Per risolverlo si è optato per una soluzione a geometria variabile:

- lasciare la scadenza al 16 giugno nei Comuni che hanno già deliberato entro venerdì 23 maggio l’aliquota 2014 della tassa sui servizi indivisibili;
- farla slittare a settembre (probabilmente al 16) nei municipi che entro quella data non si saranno ancora pronunciati.
A prevederlo è il compromesso raggiunto nel corso di un vertice al Tesoro tra i tecnici di Via  XX Settembre e quelli dell’Anci e trasfuso in serata in una nota del ministero dell’Economia.
Lo slittamento interesserà la stragrande maggioranza delle amministrazioni comunali. Su 8.092 enti sono 1.010 quelli che hanno deciso il livello al quale fissare l’asticella della Tasi. Ciò significa che, salvo un’improvvisa
accelerazione delle delibere da qui a venerdì, saranno circa 7mila i primi cittadini che si avvarranno della proroga.
A stretto giro servirà anche una deliberazione del Consiglio dei ministri che indichi in quale giorno di settembre cadrà la nuova scadenza (come detto dovrebbe essere il 16) e fissi il nuovo termine per la pubblicazione delle delibere (si parla del 31 luglio) così da farlo coincidere con la data ultima per la presentazione dei bilanci comunali.

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